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La Regione Puglia approva il progetto CROSS del ‘De Bellis’

Oggi la Giunta regionale pugliese ha approvato, per l’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico “De Bellis” di Castellana Grotte, il “Progetto Ambulatorio CROSS” (Chronic Systemic Illness). “Recentemente – si legge in narrativa della delibera – l’interesse clinico per le patologie immuno-mediate caratterizzate da quadri sintomatologici eterogenei e meccanismi patogenetici comuni, di pertinenza della specialistica Gastroenterologica, Reumatologica e Dermatologica è in crescente aumento. I dati presenti in letteratura permettono di stimare tra il 25% e il 40% dei casi la numerosità dei pazienti con comorbilità Gastroenterologiche, Reumatologiche e Dermatologiche”.

Il burden economico legato a tali condizioni – si prosegue – riguarda in primis la sfera sanitaria propriamente detta: si calcola infatti, che l’assistenza al paziente con comorbilità renda conto del 70 – 80% delle spese sanitarie. In secundis, la sfera sociale e lavorativa: assenteismo, minore produttività, pensionamento prematuro”.

Il “Progetto CROSS”, con l’attivazione di un ambulatorio condiviso tra le specialistiche e nasce da motivazioni cliniche che vedono la necessità di una gestione multidisciplinare di patologie croniche complesse, ovvero: Artrite Reumatoide, Spondiloartriti, Artrite Psoriasica, Artrite Idiopatica Giovanile, Psoriasi, Idrosadenite Suppurativa, Malattia di Crohn, Colite Ulcerosa, Celiachia.

Sarà così attivata  una presa in carico integrata e multidisciplinare dei pazienti con malattie croniche e disabilità, creando un modello assistenziale che preveda cure appropriate per ogni singolo paziente. Questo tipo di approccio, permette di:

–  contribuire alla riduzione dei ricoveri impropri in maniera significativa, con conseguente miglioramento dell’efficienza globale del sistema; 

–  favorire l’accessibilità, la fruibilità e l’adeguatezza delle prestazioni, distribuendo in maniera adeguata i servizi nel territorio;

–   razionalizzare l’utilizzo delle risorse umane;

–  valorizzare l’analisi dei bisogni.

La spesa stanziata è di 70mila euro.