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Screening oncologici: la Regione Puglia chiede ad Agenas la correzione dei dati pubblicati

In merito ai dati pubblicati ieri dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS) nel rapporto “Sesta Indagine Nazionale sullo stato di attuazione delle Reti Oncologiche Regionali – Sintesi Rapporto 2024 (dati 2023)”, la Regione Puglia segnala la presenza di errori significativi nelle tabelle relative ai risultati dell’anno 2024.

Il Dipartimento Promozione della Salute e del Benessere animale ha infatti riscontrato che alcuni numeri riportati nel documento AGENAS non coincidono con quelli ufficialmente comunicati dalla Regione l’11 febbraio 2024. Per questo motivo, la Regione ha chiesto ad AGENAS di correggere e ripubblicare il report, e di chiarire pubblicamente eventuali valutazioni negative diffuse sulla stampa, che si basano su dati non corretti. Lo comunica il direttore del Dipartimento, Vito Montanaro.

I principali errori riguardano i tre screening oncologici gratuiti offerti dalla Regione.
Screening del tumore del colon-retto: AGENAS riporta solo 30.251 test effettuati, ma i dati ufficiali della Regione Puglia indicano 145.829 test, con un aumento del 5,43% rispetto al 2023.
Screening del tumore alla mammella (mammografia): AGENAS riporta 104.669 esami, ma in realtà ne sono stati eseguiti 138.482, con un lieve incremento rispetto all’anno precedente.
Screening del tumore della cervice uterina: anche qui ci sono discrepanze, ad esempio sul numero di inviti non andati a buon fine, sottostimati da AGENAS (indicati 11.262, ma in realtà 12.171).

La Regione Puglia chiede quindi che i dati corretti vengano diffusi al più presto, per restituire il giusto riconoscimento all’impegno di operatori sanitari, medici e strutture territoriali impegnati quotidianamente nella prevenzione.

È importante ribadire che la Regione Puglia non è in ritardo nell’attuazione dei programmi di screening oncologico. Al contrario, i risultati ottenuti dimostrano un progressivo miglioramento, sia nella qualità dell’organizzazione che nel numero di cittadini coinvolti.

Il valore di questo lavoro è stato già riconosciuto da enti nazionali, come il Tavolo LEA, che verifica il rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza, e l’Osservatorio Nazionale Screening Oncologici, che ha validato la qualità e l’efficacia dei programmi pugliesi.

In sintesi: in Puglia gli screening oncologici stanno funzionando, coinvolgono sempre più persone e rappresentano un pilastro fondamentale della sanità pubblica.

La Regione Puglia continuerà a investire con decisione nella prevenzione, perché la diagnosi precoce salva la vita.