Per molti una grande emozione, per altri l’approdo lavorativo atteso dopo tanti anni di sacrifici e lontananza dalla propria città e dagli affetti più cari, per tutti il premio alla loro professionalità. Sono tante le storie di vita, di sogni e di speranze quelle che riguardano i 71 infermieri neoassunti, a tempo pieno ed indeterminato, che hanno firmato nel mese di maggio il contratto con la Asl Bt.
Per la maggior parte di loro un ritorno a casa, un vero e proprio punto di svolta famigliare e professionale.
“La mia lontananza è durata dieci anni, sono felice di poter tornare a casa e lavorare per il bene della mia gente – dice Giuseppe, di Barletta. Farò tesoro delle mie esperienze passate per costruire qualcosa di positivo in questa grande azienda“.
“Lavoro da nove anni come infermiere, la maggior parte trascorsi, per esigenze lavorative, nel nord Italia. Torno con entusiasmo nella Asl Bt – afferma Francesco, nato a Trani – il posto dove ho iniziato il percorso come infermiere, con la voglia di apportare il mio contributo, arricchito dalle esperienze maturate nella sanità veneta”.
“Ai miei sacrifici e alle mie rinunce. Ai miei desideri, alle mie vittorie e alle mie soddisfazioni. A me stessa – prosegue Giovanna. Finalmente e per sempre si torna a casa”.
“Tanti giovani tornano a lavorare nella loro provincia e nel territorio in cui sono nati. La loro gioia è anche la nostra – commenta la Direttrice Generale dell’Asl Bt Tiziana Dimatteo – siamo felici che i numerosi sacrifici siano stati ripagati con questa assunzione. Sono certa che il loro entusiasmo sarà contagioso, avere nella nostra Asl tante nuove professionalità con uomini e donne capaci e competenti – conclude la DG – arricchirà l’azienda e le strutture sanitarie pubbliche di tutto il territorio”.