Come perseguire l’obiettivo di un’olivicoltura biologica, sostenibile ed etica, in grado di affrontare le sfide ambientali e dei mercati? La risposta passa dalla costruzione di una filiera che sappia incarnarne i valori e lavorare al miglioramento continuo della qualità dell’EVO italiano. E’ stato questo il tema principale del Convegno Nazionale sulla Sostenibilità in Olivicoltura Biologica “Per una filiera biologica, sostenibile ed etica”, svoltosi ieri nella sede della Finoliva Global Service (Prima Str. V.le G. Lazzati), realizzato nell’ambito del progetto BIOLEVO – La sostenibilità dell’olio EVO biologico.
Ideato da Biol Italia e finanziato dal MASAF – Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste con decreto direttoriale del 19/10/2023 – BIOLEVO rappresenta un percorso condiviso tra le aziende olivicole biologiche italiane per affrontare insieme, secondo le indicazioni dell’Agenda ONU 2030, le nuove sfide proposte dai mercati, nel pieno rispetto dell’ambiente e della salute umana, proponendo oli Evo dalle qualità organolettiche bioriginali, di alta qualità.
Il convegno, organizzato in collaborazione con Bio-Distretto delle Lame, Co.Re.Pa. Puglia e Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Bari, ha segnato la conclusione dell’azione promozionale a favore dei prodotti agricoli italiani Biologici e ha visto confrontarsi protagonisti ed esperti del settore.
La giornata si è aperta con i saluti istituzionali è seguita la sessione scientifica, intitolata “Le sfide della sostenibilità olivicola”. Nel pomeriggio è stato dato spazio al racconto diretto delle esperienze delle aziende biologiche delle diverse regioni italiane. Il programma si è concluso con una tavola rotonda durante la quale sono emerse due necessità; quella di controlli ancora più stringenti su origine e qualità del prodotto e, contemporaneamente, e quella di alzare il tono della competizione internazionale qualificando ancora di più il prodotto creando linee di prodotto non solo biologico ma anche Dop. Di più raccontando la storia del prodotto e dei produttori.
La partecipazione all’iniziativa ha garantito crediti formativi per i Dottori Agronomi, Forestali e Periti Agrari e Periti Agrari laureati.


























