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Giornata Mondiale del Donatore: istituito in Puglia il premio “Volto del Dono” per celebrare chi salva vite con un gesto gratuito e silenzioso

L’assessore alla Sanità della Regione Puglia, Raffaele Piemontese: “I dati regionali confermano la solidità del sistema trasfusionale, grazie anche alle associazioni e a tutti i cittadini, giusto dar loro un riconoscimento”

“Volto del Dono”, si chiama così il premio regionale per la donazione di sangue e midollo osseo istituito dall’Assessorato alla Sanità della Regione Puglia per celebrare chi salva vite con questo gesto. Lo ha annunciato, stamattina, il vicepresidente della Regione Puglia e assessore alla Sanità, Raffaele Piemontese, raggiungendo l’autoemoteca dell’ASL di Foggia che, per tutta la mattinata, è stata impegnata in una raccolta di sangue straordinaria davanti al pronao della centralissima Villa Comunale del capoluogo dauno, in Piazza Cavour, in occasione della Giornata Mondiale del Donatore di Sangue.  

“È un riconoscimento simbolico che vuole essere un gesto di gratitudine concreta verso chi dona, ma anche un incentivo per coinvolgere sempre più cittadini”, ha detto Piemontese, ringraziando Tommaso Granato, Direttore n occasione della Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, AVIS Comunale Foggia, del Centro Trasfusionale del Policlinico di Foggia che, insieme all’AVIS e alla Sezione di Foggia dell’Associazione Italiana Arbitri hanno organizzato la raccolta straordinaria di donazioni.

“I dati regionali confermano la solidità del sistema trasfusionale ma, soprattutto in estate, quando aumentano le necessità e diminuiscono le donazioni a causa delle vacanze, la generosità dei donatori è ancora più preziosa: per questo abbiamo scelto questa giornata per lanciare un messaggio forte di riconoscenza e sensibilizzazione”, ha detto l’assessore regionale alla Sanità.

Nel dettaglio, il riconoscimento prevede la premiazione, per ciascuna delle sei province pugliesi e per ciascuna associazione, di due donatori di sangue, il più giovane e colui che ha raggiunto il maggior numero di donazioni, oltre a un donatore di midollo osseo. 

“Un ringraziamento sentito – ha aggiunto Piemontese – va alle associazioni di volontariato, che con il loro impegno costante rappresentano il cuore pulsante del sistema donazione in Puglia: sono loro che, ogni giorno, promuovono la cultura della solidarietà, organizzano raccolte, sensibilizzano i cittadini e accompagnano i donatori in un percorso di consapevolezza e altruismo. Senza il loro lavoro, capillare e appassionato, nulla di tutto questo sarebbe possibile”. 

A fine maggio appena scorso si è riscontrata una leggera flessione delle donazioni (- 0,9%), a livello regionale, cui è corrisposta una lieve riduzione delle trasfusioni (- 0,4%). 

Nel 2024, la Regione Puglia ha registrato un lieve calo dei donatori (- 3,5% rispetto al 2023), ma un aumento delle procedure trasfusionali, pari a 188.355 (+ 3,2%), con un indice di donazione in crescita (1,7 rispetto all’1,6 dell’anno precedente). 

I nuovi donatori provengono soprattutto dalla fascia 18-25 anni, ma solo il 10% torna a donare, evidenziando un problema di fidelizzazione.

Sul fronte assistenziale, continua l’aumento della domanda di emocomponenti, in particolare emazie, i globuli rossi, il cui consumo ha superato i 42,3 per 1.000 abitanti, al di sopra della media nazionale che è di 40 ogni 1.000 abitanti.

“Nonostante la Puglia sia formalmente autosufficiente, con più unità prodotte che trasfuse, in alcuni periodi dell’anno si osserva una riduzione della raccolta e della produzione: occorre per questo rilanciare per offrire continuità del supporto trasfusionale per pazienti oncologici, chirurgici e con patologie croniche o rare”, ha osservato il dottor Granato.

“La sinergia tra le istituzioni, associazioni, volontari e professionisti del sistema trasfusionale e le campagne di comunicazione sono elementi importanti non solo per garantire la disponibilità di sangue e plasma, ma anche per promuovere la solidarietà e la fiducia di cui i pazienti, soprattutto in situazioni critiche, hanno un diretto e urgente bisogno”, ha detto Angelo Ostuni, direttore della Struttura Regionale di Coordinamento per le Attività Trasfusionali, incardinata presso il Policlinico di Bari.–