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Chirurgia maxillo-facciale, il Policlinico di Bari hub per traumatologia e oncologia

  

L’unità operativa istituita un anno fa è l’unica struttura presente in Puglia, ha effettuato 220 interventi di media-alta complessità. Tre milioni di euro dai fondi Fesr per una nuova sala operatoria altamente tecnologica 

Con 220 interventi di media-alta complessità, prevalentemente su pazienti con patologie oncologiche o con traumi, l’unità operativa di Chirurgia maxillo-facciale del Policlinico di Bari è il centro Hub per la traumatologia del distretto maxillo-facciale dell’area centro-sud della Puglia e di parte della Basilicata e centro di riferimento per la patologia oncologica testa-collo (Pdta).
“L’unità operativa è nata a gennaio 2023 – spiega la prof. Chiara Copelli, direttrice della chirurgia maxillo facciale al Policlinico di Bari – abbiamo trattato il 26% di pazienti di provenienza extra-regionale con diagnosi di tumore maligno del distretto testa-collo. Con la nostra equipe gestiamo tutte le fasi chirurgiche, dalla fase resettiva a quella ricostruttiva, e siamo intervenuti molto sulla parte traumatologica che arriva al nostro pronto soccorso”.   

L’azienda ospedaliero universitaria barese ha recentemente ottenuto dalla Regione Puglia un finanziamento di 3 milioni di euro per l’acquisto di dispositivi e apparecchiature per una nuova sala operatoria, attraverso i fondi della programmazione Fesr-Fse 2021-2027.
“Grazie all’implementazione delle apparecchiature e delle tecnologie della chirurgia maxillo-facciale potremo accrescere il quadro di prestazioni specialistiche offerte dal Policlinico di Bari, incrementando l’efficacia, la sicurezza e i risultati delle procedure eseguite sui trami e le patologie oncologiche. L’adozione di tecnologie innovative consentirà ai chirurghi di offrire ai pazienti trattamenti più personalizzati, meno invasivi e con risultati migliori”, conclude il direttore generale, Antonio Sanguedolce.